24 settembre 2012

Kushi-matsuri ~ la festa di pettine ~

Il quarto lunedì di settembre al Yasui-konpiragu (un modesto santuario scintoista che si trova nel quartiere di Gion ) si tiene "Kushi-matsuri", è una fuzione per rivolgere ai pettini espressioni di gratitudine. Ebbe inizio nel 1961 per iniziativa di un club dei parrucchieri che costruì un tumulo monumentale dedicato ai pettini consumati per il loro lavoro nell'anno seguente dentro questo santuario. Probabilmente a voi sembra strana "esprimere la gratitudine agli oggetti" ma in Giappone fra il popolo si può trovare questa tendenza di "personificare gli oggetti", può darsi che derivi dai costumi scintoisti che ringraziano un milione di dei tra cui ci sono pure le montagne o le pietre deificate fin dall' antichità. Quindi non solo pettine, ci sono anche le funzioni per ago o pennello ecc ecc... 
Kushi-matsuri di Gion, anche se non è molto storica rispetto alle altre migliaia di feste che si svolgono qui a Kyoto, è diventata molto popolare anche fra turisti stranieri perché dopo il rito si svolge una bella sfilata delle acconciature per cui si possono vedere circa 50 tipi diversi delle acconciature storiche del Giappone all'ordine cronologica (dal periodo Kofun (dal 3° al 7°sec) ai tempi moderni, l'ultima acconciatura è stata quella di Maiko di oggi). Oltre a quelle famose di Geisha o Oiran (prostitute di una volta) ci sono anche quelle dei nobili, dei familiari di samurai o delle figlie dei mercanti. Tutte le modelle devono avere i capelli lunghi e neri perché non usano mai le parrucche. Per fortuna ho riuscito a intervistare le due signore parrucchieri che hanno lavorato per la sfilata, secondo loro è unica sfilata delle acconciature in capelli veri, e dicevano anche che è stato difficile riprodurre le acconciature più antiche perché non esistono più alcuni oggetti come forcina. Sono rimasta molto contenta di sapere che ci sono ancora tanti parrucchieri che cercano di conservare i bellissimi usi e costumi del nostro paese organizzando questa sfilata considerta "un catalogo vivo delle acconciature giapponese" e così le tecniche e know-how saranno tramandati di sicuro ai loro allievi.

dopo la funzione vanno in processione per il quartiere di Gion.

alla funzione; si inchinano verso al "Kushi-zuka", il tumulo di pettini. Sembrava un catalogo delle acconciature giapponesi. Tutte le modelle vengono acconciate in capelli veri.

"Oshidori" del periodo Edo ; l'acconciatura per le ragazzine (fino a circa 15 anni) di famiglia mercantile

"Wareshinobu", questa sarà più famosa tra le acconciature tradizionali perché la portano Maiko di oggi. Ma possono portarla solo nei primi anni. Le Maiko giovani portano gli ornamenti a fiorini.

"Yokohyogo": era portata dalle prostitute di una volta.

"Yuiwata" per le ragazzine non sposate (fino a 18 o 19 anni) di famiglia mercantile.

"Geisha alla kyotese" del periodo Meiji.

le due acconciature del periodo Nara; si vedono ancora molta influenza della cina.

i veri protagonisti della festa, i pettini consumati dai parrucchieri.

9 settembre 2012

il Karasu-sumo del santuario Kamigamo

i due sacerdoti Tone fanno l'imitazione di corvo sacro per cui è chiamata il karasu-sumo.

prima della lotta i bambini guidati dal sacerdote girano intorno a "Tatezuna" (il simbolo di posto sacro)

ecco i lottatori del karasu-sumo, sono i bambini delle famiglie devote.


la "Saiodai" è la principessa sacra, era anche l'eroina della Aoi-matsuri (la festa del 15 maggio)

dopo ci offrono il sake con un petalo di crisantemo, considerato porti longevità.

Oggi, cioè il 9 settembre che è chiamato "Choyo" è il giorno più fausto per l'antica filosofia "Yin e Yang" perché il 9 è il numero più alto tra i numeri dispari di una cifra e poi i numeri dispari sono considerati  di "Yang" (il lato soleggiato) così "doppio 9" sarebbe proprio il massimo. Fin dall'antichità qui a Kyoto si seguiva molto il concetto "Yin e Yang", soprattutto la famiglia  Kamo, che era fondatore del santuario Kamigamo si occupava del studio su questa filosofia. Allora una volta, il 9 settembre sia nella corte imperiale che nei santuari scintoisti si svolgevano le diverse cerimonie per augurare la salute o per ringraziare gli dei per il raccolto abbondante di riso. Nella corte imperiale si teneva la festa di crisantemo bevendo il sakè con i petali di crisantemo perché considerato un fiore che portasse longevità. Invece nei santuari scintoisti si svolgevano dei riti di ringraziamenti della raccolta per cui molti santuari offrivano la lotta sacra "sumo" per allietare gli dei. Ancora oggi al santuario Kamigamo si tiene "il karasu-sumo di Choyo",  vuole dire il sumo del corvo perché nel rito introduttivo i due Tone (sacerdoti) fanno l'imitazione di corvo, ma perché corvo?  Perché secondo la mitologia giapponese il dio "kamotaketsunumi-no-mikoto" ( il nonno del dio del santuario Kamigamo e il patriarca della famiglia Kamo) fece da guida al primo imperatore Jinmu trasformando in un corvo sacro a tre zampe quando Jinmu,che era ancora a metà della conquista in Giappone centrale, trovava in difficoltà in montagna scoscesa di Kumano dove aspettavano tanti avversari, però grazie alla guida del corvo riuscì ad arrivare in Yamato (Nara) dove lui avrebbe stabilito il primo regno del Sol Levante. Mentre il dio "kamotaketsunumi-no-mikoto" si stabilì in Yamashiro (Kyoto) e dopo divenne il dio- pioniere di Kyoto. Quindi in questa sumo cerimoniale si può trovare ancora qualche impronta che ci allude il rapporto con la mitologia. Ma i lottatori non sono come quelli famosi ciccioni, sono i bambini delle famiglie devote del santuario perché si crede che l'innocenza dei bambini scacci qualsiasi male. Davvero le lotte di nessun brutalità ci hanno fatto solo sorridere. Alla lotta si è presentata la Saiodai (la principessa sacra dedicata al santuario per la volontà dell'imperatore, ovviamente oggi non esiste più per cui una ragazza che la recita) che osservava i bambini con bel sorriso anche lei.

               Potete vedere l'imitazione della voce del corvo eseguita dai sacerdoti.


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3 settembre 2012

Ujigami - Jinjya

la Torii del santuario Ujigami-Jinjya.

"Honden" (l'edificio principale); è originale del 1060 ed interno ospita i tre altari dedicati a tre dei.

mi sono imbattuta in un matrimonio, stavano per accedere al santuario preceduti dal sacerdote e dalle sacerdotesse.

il santuario Ujigami Jinjya e il tempio Byodoin sono separati dal fiume Uji. Attraversando il ponte si arriva all'altro tempio.


"Haiden" è conosciuto come un bellissimo esemplare dello stile Shinden (dell'abitazione dei nobili) ed è originale del 1215.

Probabilmente tra i 17 siti di Kyoto registrati nella lista del Patrimonio dell'Umanità ( 13 templi buddisti, 3 santuari scintoisti e un castello ) , questo santuario è il meno conosciuto degli altri. Si chiama Ujigami-Jinjya, come si capisce già dal nome, si trova a Uji, è una bellissima cittadina dove si gode a guardare il panorama pittoresco del fiume e delle montagne. Alcuni dicono addirittura che il nome di questa cittadina deriva dal nome della divinità di questo santuario, cioè "Uji-no-waki-iratsuko" che è conosciuto per la tragedia narrata nella mitologia giapponese. Questo personaggio nacque come uno dei 4 figli dell'Imperatore Ojin ( 15°imperatore, circa 4° sec ). Siccome era molto svelto e intelligente il padre lo amò moltissimo e designò il principe ereditario anche se era il figlio minore. Dopo che fù morto il padre, lui rifiutò di salire al trono perché voleva che il suo fratello maggiore ( il futuro imperatore Nintoku ) succedesse al trono essendo fedele al confucianesimo di cui aveva una profonda conoscenza. L'altra parte però anche il fratello non voleva salire al trono per rispettare le ultime volontà del padre. Così ci fù il vuoto di potere per ben tre anni, alla fine per concludere questa situazione insicura ed anche per convincere il fratello maggiore, il principe Uji-no-waki-iratsuko si tolse la vita. Si crede che il santuario si trovi proprio dove c'era la sua villa. Oggi oltre all'anima del principe il santuario ospita anche le anime dell'Imperatore Ojin (il padre) e dell'Imperatore Nintoku (il fratello). Tuttavia il santuario Ujigami è conosciuto non per questa storia, soprattutto per le architetture preziose perché l'edificio principale "Honden", che è originale del 1060, è considerato il più antico esemplare tra i santuari scintoisti. Poi anche l'altro edificio "Haiden"( dove si svolge preghiera) è apprezzato come un bellissimo esemplare dello stile Shinden del periodo Kamakura. A me piace questo santuario perché è uno dei pochi santuari che ci permettono di  avvicinare al Honden e poi sempre molto tranquillo.


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