28 novembre 2010

il sapore di inverno Senmaizuke

 Sapete che cos'è  "Tsukemono" ? Sono le verdure in salamoia, sicuramente chi è gia venuto in Giappone avrà assaggiato almeno una volta, perché al ristorante giapponese vengono sempre servite senza ordinarle per accompagnare il riso bianco proprio come il burro che viene servito con pane in Occidente. In Giappone ogni regione ha sueTsukemono, ma Kyoto è particoralmente famoso per questo piatto minuscolo ma immancabile alla nostra tavola. A Kyoto ci sono tanti tipi di Tsukemono dato che c'è molta varietà di verdure (ci sono 36 tipi di verdure riconosiute come " le verdure di marca Kyotese" ), ma senza dubbio Senmaizuke è la regina delle Tsukemono di Kyoto non solo per il prezzo elevato, anche per il suo sapore delicato. Ultimamente ho avuto occasione di vedere il processo della lavorazione di Senmaizuke nella bottega-fabbrica del Daiyasu, che è uno dei più famosi Tsukemonerie di Kyoto e ha una storia centenaria. Senmaizuke sono fatti di Shogoin-Kabura (una specie di rapa, ma una delle verdure di marca Kyotese) che pesa circa due chili e ha un diametro di circa 20 cm, Senmai vuole dire mille fette e Zuke vuole dire conservare in salamoia, perché la rapa viene affettata e poi le fette vengono salamoiate in una botte di legno con le alghe Konbu e il brodo fatto di aceto e di Mirin (sake dolce da cucina). Ecco adesso spiego con le foto...
Queste sono Shogoin-Kabura (rapa kyotese) : si può raccogliere solo in inverno
sta sbucciando con sbucciatore; deve sbucciare abbastanza spesso perché la rapa diventi perfettamente tonda
uomo piallatore : la rapa viene affettata esattamente a 2,6 mm
le fette vengono stese perfettamente a equidistanza sulla tavola
uomo salamoiatore : prima vengono messe sotto sale per due giorni

una volta le fette vengono tirate fuori dalla botte 

ancora le fette vengono rimesse nella botte con il brodo e le alghe e vengono lasciate per 3 giorni
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  • eccole pronte!  Se venite a Kyoto in inverno assaggiatele!
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22 novembre 2010

il rosso di Bishamondo

la porta del Bishamondo



Sando; la via d'accesso

il palazzo Shinden, faceva una parte del palazzo imperiale


Ultimamente si vedono pochi turisti stranieri, in compenso ci sono tanti turisti giapponesi in tutta la città. Ormai in Kyoto non esistono i posti segreti per vedere gli aceri rossi, è diventata troppo popolare anche perché in autuno quasi ogni giorno alla tv si vede una trasmissione che presenta gli aceri rossi di Kyoto. In effetti Kyoto ha la punta massima del numero dei turisti al novembre. E per di più alcuni templi famosi fanno l'illuminazione degli aceri allungando l'ora di apertura per chiamare i turisti ancora di più. So che dobbiamo essere contenti di questo fenomeno ma siamo anche un po' stanchi perché in questi giorni troviamo i mezzi pubblici strapieni...  Comunque questo anno il colore delle foglie è straordinario, si dicono che è il più bello negli ultimi 5 anni perché in estate faceva caldissimo e poi è arrivato l'autuno freddo, questo improvviso cambiamento di temperatura aiuta molto ad arrossare gli aceri. Ieri con una mia amica/collega siamo andate a fare "momiji-gari" (l'ammirazione degli aceri rossi) al Bishamondo che si trova in Yamashina, una cittadina periferica evitando la folla in città. Questo tempio buddista fù fondato nel 703, allora si trovava a nord del palazzo imperiale poi nel 17 sec fù trasferito a Yamashina. Secondo la leggenda del tempio la statua principale di Bishamonten (Vaisravana ; in Giappone è conosciuto come il guardiano del nord ) da cui deriva il nome del tempio, fù scolpita dal famoso Saicho che è il patriarca della setta Tendai, ma non è mai esposta al pubblico. Quindi nessuno l'ha vista fino ad oggi, così ci ha raccontato il monaco, naturalmente neanche lui. Siccome questo tempio è uno dei 5 importanti "Monzeki" ( un tempio buddista storicamente tenuto dai membri della famiglia imperiale), il palazzo Shinden fù donato dall' Imperatore Gosai ed è rimasto ancora originale del 17 sec. Interno del palazzo ci sono 116 dipinti fatti su Fusuma (pannelli scorrevoli) che sono le opere del Masunobu Kanou che era bravo pittore in prospettiva inversa. Si può vedere da vicino questi dipinti con la spiegazione dei monaci simpatici. Poi alla fine siamo rimaste proprio incantate al colore del giardino interno che era rosso rosso, rossissimo.

19 novembre 2010

apertura del palazzo imperiale

la sala d'attesa

il cortile visto dalla porta Jomei


Shisinden ; il palazzo principale dove ospita il trono

il giardino ufficiale

Otune-goten ; il palazzo privato

il giardino privato

Mi sembra molto strano il fatto che non avevo ancora messo delle foto del palazzo imperiale su questo blog. Avevo messo solo alcune foto degli alberi del parco circostante che è sempre aperto al pubblico dato che è in possesso dello stato, invece interno del recinto dove ci sono i palazzi (la maggior parte è originale del 1855) è in possesso della Agenzia della Casa Imperiale e ancora utilizzato come le ville dell'Imperatore per cui per entrare dentro recinto ci vuole la prenotazione. Ma noi kyotesi non facciamo mai questo sforzo perché possiamo aspettare l'occasione dell'apertura che ci capita due volte all'anno, una volta in primavera e l'altra volta in autuno, di solito dura 5 giorni (questa volta dal 17 al 21 novembre). Oggi siccome era la bellissima giornata, ci sono andata per scattare qualche foto sperando molto di trovare gli aceri rossi nei giardini. C'era meno gente rispetto all'anno scorso che era 20° anniversario della incoronazione dell'Imperatore Akihito, così ho riuscito a fare tante foto con il cielo chiaro e azzurro senza essere disturbata dalla folla. Comunque non si può entrare dentro palazzi ma si vede abbastanza bene anche da fuori perché tutte le porte sono lasciate aperte, poi mettono i bamboloni  che dimostrano bene come era la vita e il costume nella corte. Se vi  imbattete in questa occasione, coglietela!

8 novembre 2010

il primo "Momiji-gari" al monte Sigisan

Hondo  il tempio principale




c'è anche il grande Jizou


Ieri sono andata al monte sacro buddista Sigisan, dato che era il mio sogno per molti anni visitare questo posto. Sigisan si trova in provincia Nara, probabilmente in linea d'aria disterà da casa mia soltanto circa 40 km ma arrivarci con i mezzi pubblici è molto scomodo, infatti ho dovuto cambiare due volte i treni locali e poi ho preso l'autobus per l'ultimo tratto per salire sul monte. Ho messo ben tre ore per arrivarci, ma ne valeva la pena. All'ingresso della Mecca mi aspettava una tigre gigante di cartapesta per farmi ricordare la leggenda della fondazione di questo monte sacro, secondo questa leggenda circa 1400 anni fa quando arrivò il principe Shotoku mentre andava a attaccare il suo nemico egli ricevette la rivelazione del Bishamonten (Vaisravana in sanscritto, il guardiano del Nord ) così riuscì a vincere la guerra.  Il miracolo gli capitò proprio all'ora di tigre del giorno di tigre dell'anno di tigre (nel passato in Giappone ore, giorni e anni erano indicati con 12 nomi di animali dell'oroscopo cinese) ecco, così la tigre è considerata un'animale sacro. Poi il principe chiamò il monte "Sigisan" che vorrebbe dire il monte degno di fede e di rispetto. Mi è piaciuto subito il posto anche perché non è molto turistico, mi sembrava che la maggior parte dei visitatori venisse per pregare seriamente. Invece il mio scopo non era visitare il tempio, era vedere il famoso Emaki (opera narrativa illustrata fatta sul rotolo) chiamato "Singisan-engi" che racconta la storia del tempio e probabilmente fatta nel 12 sec. Di solito l'opera originale è conservata nel museo nazionale di Nara, ma questo anno fanno l'esposizione speciale al tempio perché è l'anno di tigre e 1300° anniversario dalla fondazione dell'antica capitale di Nara. Dopo finita la mia missione ho girato per fare qualche foto perché c' erano già alcuni alberi con le punte rosse. Ho trovato che il posto è molto simpatico e originale sopratutto questa amalgama di religioni e degli dei scintoisti e buddisti risulta molto "giapponese".

5 novembre 2010

invasione del mega-Yodobashi



il negozio dei personaggi fumettistici

Infine anche qui è arrivato il Yodobashi-Camera, che è un megastore di apparecchi elettrici ed una delle più grandi catene in Giappone. Oggi è stato inaugurato "Yodobashi-Kyoto" proprio a due passi dalla stazione. Secondo il telegiornale alla apertura si è formata una lunga coda di circa 2,000 persone. Ma quando ci sono andata nel pomeriggo non c'era molto caos, non ho trovato nemmeno una coda alla cassa, probabilmente la maggior parte dei clienti è venuta  solo per la curiosità come me. Ci sono 8 piani (2 piani sottoterra e 6 piani sulla terra) ed oltre i reparti apparecchi elettrici e elettronici  ci sono circa 90 negozi e ristoranti come supermercato, 100yen-shop, libreria e vari negozi di abbigliamenti . Sarà molto comodo per i turisti avere un megastore dove si può trovare tutto appena fuori alla stazione ma non so se sia meglio o peggio per Kyoto. A dire il vero sono un po' preoccupata per la uniformazione delle città principali di questo paese. Secondo voi non è noioso trovare sempre stessi negozi ovunque andiate?