13 dicembre 2011

l'ideogramma del 2011


Questo anno è stato scelto un bellissimo ideogramma, " " (kizuna) vuole dire "legame" o "vincolo". Circa 497,000 persone hanno votato per decidere l'ideogramma di questo anno, che è stato bruttissimo per tutti noi giapponesi, tra queste circa 61,000 persone hanno scelto questo ideogramma. Probabilmente volevano lasciare un' impronta positiva per finire questo anno sperando che questo risultato riscaldi un po' il cuore dei sinistrati che adesso vivono in case provvisorie. Oltre a kizuna tutti i primi 10 ideogrammi riguardano il disastro. Se fossi tu un giapponese, quale ideogramma sceglieresti?

1  (kizuna) : chissà quante volte si sentiva proferirlo alla TV, tanti giapponesi avranno riconosciuto l'importanza della legame delle persone, soprattutto famiglia, parenti e vicinati con cui si aiutano reciprocamente.
2 (wazawai) : significa addirittura " disastro ".
3 (furuu) : tremare o rabbrividire, vero che abbiamo rabbrividito per tante cose.
4 (nami) : onda o tendenza ... purtroppo ancora tanti bambini sinistrati non riescono guardare il mare.
5 (tasukeru) : aiutare
6 (fuku) : risorgere, restaurare, rinascere, ricostruzione ... certamente ricostruiamo il Giappone!
7 (kyo) : collaborare, concordanza, armonia ... è il nostro forte!
8 (sasaeru) : sostenere o aiutare.
9 (inoci) : vita
10 (cikara) : forza ... della natura ma anche quella nucleare.


"kizuna" fatto di sushi ; alla fiera della cucina kyotese tenuta oggi e domani


sopra il sushi c'è scritto "Forza Tohoku"

il castello di Aizu che è un simbolo turistico di Fukushima.

9 dicembre 2011

ringraziamento del terzo anniversario

Mirco e Renata ; partecipanti del tour "EASY JAPAN" in settembre del  2011. Gli sta benissimo il Kimono!

Hanno provato anche un giro su risciò ad Arashiyama.

l'acquedotto del tempio Nanzenji, magnificamente in armonia con il giardino del tempio.
Sono già passati 3 anni precisamente da quando ho cominciato a scrivere su questo blog. Era un paio di mesi dopo della "Lehman shock", il fallimento della banca americana che ha provocato la crisi finanziaria mondiale, ero preoccupata abbastanza per l'influenza della economia sul turismo così ho deciso di cominciare a pubblicizzare la mia città utilizzando la formula di blog. Però allora la situazione non era grave per noi, anche il 2009 sono venuti tanti turisti stranieri in Giappone, me ne sentivo sollevata... Invece questa volta è nettamente diversa, dopo il disastro di Fukushima, lavoro solo un giorno o due giorni al mese come guida, ancora la situazione mi sembra non migliori per nulla soprattutto per noi guide in lingue europee purtroppo. Quindi questo anno ho potuto conoscere pochissimi italiani ma erano tutti simpaticissimi perché erano tutti quelli che non hanno rinunciato al loro sogno di venire in Giappone nonostante corresse una voce che ci sia pericolo in Giappone, ovviamente sono tutti amanti ferventi di questo paese. Sono molto contenta di aver potuto fare da guida per loro, pochi lavori ma mi hanno dato molte soddisfazioni. Ho messo alcune foto di una giovane coppia che mi ha permesso di inserirle sul blog. Loro sono venuti in settembre partecipando ad un tour organizzato da una agenzia giapponese. Ho trovato molto interessante e particolare questo tour perché diversamente dagli altri tour, ci sono anche le esperienze di provare il kimono e il risciò, poi rimangono più lungo in Kansai  ( la parte ovest della Honshu, incluse Kyoto e Nara ) che è la parte più storica di Kanto. Spero che l'anno prossimo vengano tanti turisti a fare queste belle esperienze indimenticabili come loro. Comunque vorrei ringraziare tutti che hanno mantenuto l'interesse e il pensiero per noi, per il Giappone e anche per questo blog nonostante scarse scritte.

20 novembre 2011

gli aceri di Eikando

Questo anno nella prima decade di novembre abbiamo avuto la temperatura mite, quindi non è tanto ideale per aspettare foglie rosse perché ci vuole freddo penetrante ( inferiore a 5 gradi)  per favorire produzione degli antociani (pigmenti presenti nei vegetali ) che rendono il rosso fiammante alle foglie di acero. Oggi sono andata ad un tempio buddista chiamato "Zenrinji", ma comunemente più conosciuto sotto il nome di "Eikando" che deriva dal nome del 7° priore di nome "Eikan", un personaggio di circa 800 anni fa ed ottenne la stima del pubblico per la sua personalità di molta pietà. Ancora oggi è amato così tanto dai fedeli di questo tempio che viene raccontata la sua vita ricoperta di varie leggende. Nell'edificio principale c'è una piccola ma molto famosa statua del Buddha Amitaba che particoralmente gira la testa a sinistra. Secondo la leggenda del tempio quando Eikan conduceva le pratiche ascetiche, il Buddha scese dall'altare e cominciò a guidarlo, Eikan rimase immobile allora il Buddha si voltò indietro e gli disse "Eikan, sei in ritardo". Così il Buddha rimane ancora voltato indietro per badare al popolo che sta dietro a lui. Il tempio è chiamato anche "Momiji no Eikando", grazie a questo soprannome in autuno vengono tanti tanti visitatori a vedere gli aceri di diversi tipi che si trovano nel giardino splendido con il laghetto che riflette le foglie rosse degli aceri sull'acqua. In questo periodo in serata fanno l'illuminazione del giardino ma vi consiglierei di andarci alla mattina,quando aprono la porta proprio come ho fatto io oggi, così  si poteva girare tranquillamente senza folla.
il giardino di Eikando, è bello vedere anche il riflesso sull'acqua.


ci sono i bellissimi muschi verdi che creano contrasto dei colori straordinari.

chi arriva prima si gode di un paesaggio  inaspettato.

all' ingresso del tempio, ancora c'era poca gente ma la tranquillità non è durata nemmeno mezz'ora.

19 ottobre 2011

KASAGAKE


tutti portavano un bellissimo costume, persino una gonna di pelle di daino

tutti avevano un bel portamento col busto diritto.

all'andata ; tirano di lato. Il bersaglio viene messo dentro il recinto di bambù.

al ritorno ; sta mirando il bersaglio a losanga messo in basso.

al rito di premiazione ; questo anno è stata una arciera giovane!
La terza domenica di ottobre al santuario Kamigamo, dove ha avuto inizio l'equitazione giapponese secondo la tradizione, si tiene la presentazione di "Kasagake" agli dei. "Kasagake" è tiro con l'arco a cavallo, quindi è uno delle arti marziali ma oggi si considera come una arte cerimoniale più che una gara. Attualmente in Giappone ci sono due scuole famose dell'arte di tiro con l'arco a cavallo, rispettivamente Ogasawara e Takeda. Ambedue patriarchi servivano Minamoto no Yoritomo (1147-1199), che fù il primo shogun del Kamakura Bakufu (shogunato). Quella che viene al santuario Kamigamo per l'occasione annuale è la scuola Takeda di cui la sede si trova a Kamakura ancora oggi. La loro arte era tanto apprezzata anche da Akira Kurosawa che la introdusse tante volte nei suoi film, senz'altro anche in "Sette Samurai". Per la prova di "Kasagake" gli aricieri tirano freccia 5 volte in totale, 3 volte all'andata e 2 volte al ritorno che sarà più difficile dell'andata perché i bersagli sono più piccoli e sono appoggiati in basso, perciò devono mirare da dietro il capo di cavallo. Sono rimasta incantata dalla raffinatezza dello stile del costume e del comportamento degli arcieri che erano sempre calmi anche dopo della prova con qualsiasi risultato, mi sembrava di vedere "i veri samurai". C'erano due arciere femminili e questo anno una di queste ha ottenuto il primo premio!

                                     Guardate anche voi una prova, lui ha colpito tutti e tre bersagli!

13 ottobre 2011

Finalmente....è arrivato!




L'ho aspettato ansiosamente, il libro si chiama "KYOKO" come il mio nome e sottotitolato " un omaggio al Giappone". Francesca Papa, l'autorice di questo libro è venuta in Giappone un anno fa e l'ho ricevuta come cliente. Dopo questo viaggio ha scritto un libro giallo ambientato in Giappone. Mi dice che io, insieme con una mia collega, sono una dei personaggi principali. Sarei immersa subito nella lettura se avessi tempo, però ultimamente sono impegnata a fare un lavoretto, perciò sarò lentissima a leggerlo purtroppo... Sarò felice se riuscite a leggere il libro anche voi!

il titolo del libro; KYOKO (un omaggio al Giappone)
l'autorice; Francesca Papa (vive a Roma)
la casa editrice; photocity stampato in settembre 2011


 

10 ottobre 2011

Bakuryo-ten

il tempio Daitokuji ; è un grande complesso con 22 tempietti secondari dentro recinto. Fù fondato nel 14° sec dal monaco Taito-Kokushi. Da questo tempio uscirono numerosi monaci importanti tra cui c'era Ikkyu Sojun. 
l'ingresso del Honbou (il tempio principale) ; di solito non è aperto al pubblico. Il biglietto della "Bakuryo-ten" costa 1,300 yen...
Finalmente, finalmente ho riuscito a vedere "Bakuryo-ten" di Daitokuji, che è uno dei più importanti templi buddhisti della setta Rinzai (Zen) . Solo una volta l'anno, la seconda domenica di ottobre si tiene questa esposizione chiamata "Bakuryoten" o in parole povere "mushiboshi" vuole dire "esporre le opere all'aria aperta" (questo termine "mushiboshi" si usa soprattutto per kimono, gli oggetti delicati come seta o carta giapponese vanno esposti all'aria almeno una volta l'anno per proteggere da muffa e tarlo, in genere se lo fa in autuno). Alcuni templi famosi e grandi possiedono tante opere calligrafiche e dipinti di grande importanza storica, ma purtroppo la maggior parte di esse ordinariamente giace in maggazzino. Quindi questa occassione speciale è aspettata soprattutto da molti accademisti e intellettuali, infatti si vedevano tanti giovani che prendevano appunti o schizzavano fermandosi davanti a un'opera famosa, e poi c'erano i signori intelligenti  che spiegavano le opere ai loro compagni. C'erano anche tante signore in kimono, che saranno quasi tutte discepole di Sado (via del tè) dato che devono avere una conoscenza profonda delle opere calligrafiche e dipinti. Siccome lo scopo principale di questa esposizione è fare "mushibosi"  in caso di pioggia sarà annullata ovviamente. Per fortuna questo anno è stata favorita dal bel tempo. Abbiamo potuto godere di circa un centinaio delle opere stese in 7 camere del palazzo Hojou (anticamente era una dimora di priore, oggi si usa per le cerimonie importanti) che è classificato tra i tesori d'arte nazionali, di solito non è aperto al pubblico. Poiché quasi tutte le opere sono inserite su un rotolo (kakejiku), erano appese agli architravi, giustamente senza vetrina ma non c'erano neanche spiegazioni, c'erano solo i pezzi di carta con il nome di opera semplicemente lasciati su tatami.
Tra tanti bei dipinti a inchiostro di china c'era il famosissimo trittico di Mokkei, che era un pittore cinese del 13° secolo e influenzò vari pittori giapponesi dell'epoca Muromachi come Tohaku Hasegawa. Oltre Mokkei c'erano tante opere dei pittori giapponesi di alto livello come Tanyu, Mincho e Rosetsu. Ho girato ben tre volte perché talmente era difficile lasciare questo posto. Mi sono incantata anche alla vista del bellissimo giardino zen con la porta Karamon che è classificata tra i tesori nazionali pure questa.

il palazzo Hojou ; fù costruito nel 1635. Tutte le porte scorrevoli furono dipinte da Tanyu Kano.


1 ottobre 2011

messaggi da Hiroshima e Nagasaki

Uragami di Nagasaki ; il 9 agosto del 1945 esplose una bomba atomica su questa bellissima città.

il parco della pace di Nagasaki ; in fondo si vede la statua simbolica del parco.

il punto zero (Nagasaki) ; oggi si trova una stele.

Ipponbashira-Torii ; un Torii rimasto solo a un piede dopo il bombardamento.

la famosa foto scattata da un fotografo-militare americano ; un ragazzino al crematorio, portava il suo fratellino sulla schiena il quale era già morto per la bomba. Durante la cremazione lui stava fermo e zitto senza piangere, lo guardava mordendosi le labbra. Il fotografo si era accorto che gli sanguinava il labbro.... Ogni volta che la guardo mi vengono le lacrime.


Il novembre dell'anno scorso il giornale Asahi ha aperto un sito intitolato "Messages from Hibakusha" dove si può leggere i messaggi scritti da circa 1,600 Hibakusha (vittime di bombardamento atomico) di Hiroshima e Nagasaki. Poi qualche giorni fa finalmente è inaugurato il sito in inglese con 200 messaggi tradotti in inglese. Hanno lavorato circa 350 volontari di tutto il mondo come traduttore ed ogni messaggio è stato controllato da un traduttore di madrelingua inglese. Ho visitato tante volte Hiroshima ed anche Nagasaki portando i turisti italiani e quasi tutti hanno compianto il dolore di Hibakusha. Vorrei che questi messaggi lasciati da Hibakusha vengano letti dappertutto, anche in Italia  perché non abbiamo molto tempo per ascoltare la loro voce dato che la maggior parte di Hibakusha ha già superato l'ottantina. Probabilmente il disastro di Fukushima è stato un grande shock anche per loro perché proprio loro desideravano tanto che il nucleare non tormentasse più il popolo. Adesso dobbiamo riascoltare la loro voce per ricostruire di nuovo questo paese.

27 agosto 2011

passeggiata in Saga-Arashiyama

punto di partenza ; il ponte Togetsukyo (渡月橋: ponte che attraversa la luna) sul fiume Katsura. La montagna sinistra è Arashiyama da cui deriva il nome del posto, la montagna destra è Ogurayama che è famosa per la sua forma rotonda.

passiamo nel famosissimo bosco di bambù!

oltre il bosco di bambù i turisti diminuiscono a metà (o anche di più). Nella foto si vede Rakushisya che è  un'ex eremo di un poeta  (Kyorai Mukai del 17° secolo). Qui soggiornava il famoso Basho, era suo maestro.

il quartiere Saga-Toriimoto anticamente era chiamato Adashino; una zona severamente protetta dalla legge. Ci sono tante case tradizionali che sono in armonia con la strada lastricata. 

il lastricato finisce dove c'è Torii che è l'ingresso sacro del famoso santuario scintoista Atagojinja. Ma il santuario si trova in cima della montagna Atagoyama alta 924 m. Questa volta non ci andiamo.... Si vede un antichissimo ristorante "Tsutaya" di pesce Ayu, ha 400 anni di storia. Il muschio che copre il tetto ci racconta un po' la sua storia.
Vorrei ancora presentarvi questa bellissima area Sagano, turisticamente è chiamata anche "Saga-Arashiyama", ma Sagano o Saga comprende tutta l'area intera mentre Arashiyama riferisce una area solamente intorno al ponte Togetsukyo, quindi più limitata. Ci sono ben tre linee ferroviarie per arrivarci, ma io prendo sempre la linea Hankyu che parte dal centro di Kyoto non solo per la comodità, anche perché unica che arriva oltrefiume (riva destra) invece le altre due arrivano alla riva sinistra che è già nella parte principale di Arashiyama. Quindi chi arriva con Hankyu si attraversa il ponte Togetsukyo automaticamente, questo approccio secondo me è obbligatorio soprattutto per chi ci viene per la prima volta. Vedere il paesaggio di Arashiyama con il bellissimo ponte Togetsukyo dalla riva destra sicuramente accresce la nostra aspettativa, anche se si deve camminare un po'di più. Questo nome romantico del ponte deriva da una battuta pronunciata dall'ex imperatore Kameyama (13° secolo), un giorno lui disse, ammirando la luna che si spostava sopra il ponte, "Mi sembra che la luna attraversi il ponte". Lui abitava nella villa di Arashiyama dopo che si era ritirato dalla vita politica ed amava tanto questo posto. Dopo attraversato il ponte ci aspetta però la parte un po'deludente, dove tanti negozi vendono soliti souvenir o dolci banali per accontentare i studenti di gita scolastica. Poi quando finisce questa parte commerciale si prende una traversa stretta per raggiungere il sentiero del bambù, che viene presentato spesso alla tv come uno dei posti rappresentativi di Kyoto. Fino a questo sentiero vengono tanti turisti, ma poi molti tornano indietro senza fare una bella passeggiata nella zona di Okusaga, dove si gode di un paesaggio di campagna però non molto rustico, bensì ben raffinato perché qui una volta  facevano vita eremitica i grandi poeti. Infatti proprio qui fù compilata   "Hyakunin-isshu" (cento poesie scritte da cento poeti, una raccolta di cento Waka) da un nobile poeta di nome Fujiwara-no-Teika nel 13° secolo.  Certamente si trovano anche numerosi templi suggestivi, fermadosi ad alcuni  il tempo passerà in fretta, ci vorrà almeno una giornata intera per girare con calma per tutta l'area. Vi consiglierei di arrivare fino al quartiere Saga-Toriimoto, che è un piccolo quartiere ma protetto dallo stato come un prezioso gruppo delle architetture tradizionali. Sarà una passeggiata abbastanza lunga ma sicuramente molto piacevole.

24 agosto 2011

cerimonia di mille candele

tanti vengono a offrire lume di candela alle statuette


mille persone, mille preghiere...

Adashino-Nenbutsuji; è famoso per 8,000 satuette e pagodine di pietra dedicate agli ignoti

fanno anche l'illuminazione della strada con le lanterne preparate dai bambini e dai cittadini. Questo anno tanti hanno scritto i messaggi d' incoraggiamento sulle lanterne per i sinistrati.
Il 23 e il 24 agosto si tiene la cerimonia di mille candele ad un piccolo tempio buddhista che si trova in Sagano. Sagano è una area periferica di Kyoto ed è popolarissima tra i turisti giapponesi per il suo paesaggio pittoresco composto delle montagne e del fiume, è una zona molto tranquilla ma tranne la stagione della fioritura dei ciliegi e delle foglie rosse perché vengono troppi turisti in questi due periodi. Sagano fù sviluppato da un clan potente di nome Hata, che era probabilmente d'origine coreano, intorno al 5°secolo. Poi nell'epoca Heian fù amato tanto dagli aristocratici come un posto di villeggiatura così furono costruiti tanti templi buddhisti e le loro ville e molto spesso questi aristocratici componevano le poesie Waka sul bellissimo paesaggio di Sagano, le quale fecero noto questo posto. Il tempio si chiama Adashino-Nenbutsuji, si trova in Okusaga (oku significa "in fondo" quindi bisogna camminare un paio di chilometri dalla stazione di treno), Adashino è il nome antico del posto ma una volta era un'area funebre dove venivano lasciati i cadaveri senza darli sepoltura. Secondo la leggenda il tempio fù fondato circa 1,200 anni fa dal monaco Kukai che provò pietà per i cadaveri e li seppellì presso il tempio. Poi circa 800 anni fa il monaco Hounen, che è patriarca della scuola Jodo (Terra Pura), lo trasformò in tempio della loro scuola. Oggi il tempio è famoso per circa 8,000 satuette e pagodine di pietra allineate in un angolo del giardino le quali erano sparpagliati intorno al tempio e nell' epoca Meiji furono radunate qui dalla gente del posto. La cerimonia di mille candele inizia alle 18:00, vengono tanti fedeli e turisti a offrire lume di candela a migliaia delle statuette dedicate ai defunti ignoti. Il posto è davvero unico e particolare, poi questa cerimonia che si svolge nel buio ci fa immaginare Terra Pura.

18 agosto 2011

Gozan no Okuribi





"Hou" (codice) di Matsugasaki, acceso alle 8:10
            


il basamento dei falò principale della Daimonji
         

usano le legna di pino, ogni uno è scritto un desiderio di un fedele
 


è una scema che si fa l'ideogramma 大
           


Certamente anche questo anno ho assistito a "Okuribi", che è una grande cerimonia dei falò allestiti sulle 6 montagne che circondano la parte settentrionale della città. Il 16 agosto tanti turisti giapponesi vengono a vederla (molti prenotano albergo anche un anno prima...) anche se dura solo mezzo ora perché a noi giapponesi piace cosa bella ma effimera. Ma la cerimonia è avvolta nel mistero non si sa bene nè origine ne fondatore e neanche motivo. Per esempio sull'origine dei falò della montagna Daimonji ci sono tre pareri conosciuti ma non sappiamo qual'è più attendibile. Il primo parere dice che fù iniziata dal monaco Kukai 1,200 anni fa, il secondo parere dice che fù iniziata da Yoshimasa Ashikaga (8° shogun del Muromachi Bakufu, fondatore del tempio Ginkakuji che si trova ai piedi della montagna) per dedicare al suo figlio deceduto giovane nel 1,489 e il terzo parere dice che fù iniziata da un nobile-calligrafo nei primi anni del periodo Edo (circa 400 anni fa). Unica cosa chiara è che ogni montagna ha la sua storia propria, quindi queste cerimonie delle 6 montagne non furono iniziate tutto nello stesso periodo. Per fortuna oggi accendono allo stesso giorno ed alla stessa ora scaglionando gli orari di accensione per 5 o 10 minuti. Alle 8:00 di sera all'improvviso vengono spenti i neon e i lampioni della città e poi subito viene acceso il 大 (grande) della Daimonji per primo, alle 8:10 susseguono il 妙 (superbo) e il 法 (codice) di Matsugasaki, alle 8:15 vengono accese il simbolo della barca di Nishigamo e l'altro 大 (grande) di Kinugasa (vicino al tempio d'oro), ed alla fine alle 8:20 viene acceso il simbolo di Torii di Saga. Davvero è uno spettacolo ma non è facile trovare un posto dove si può vedere tutte le 6 montagne. Secondo me è più bello e dinamico vedere una o due da vicino.

17 agosto 2011

salire sulla Daimonjiyama

ecco le legna per falò, dietro si vede un bellissimo panorama di Kyoto. Secondo me è la più bella veduta di Kyoto

il terzo tratto dell' ideogramma "grande" lungo 120 metri. Per formare l'ideogramma vengono montati 75 letti di falò.

il sentiero, ci sono anche posti un po' difficili

un gruppo di pellegrinaggio, c'erano anche bambini.

ho scritto su Gomagi un desiderio "ricostruzione del paese" Sarà bruciato anche questo.
Il 16 agosto finisce Obon, a Kyoto si svolgono diverse cerimonie  per salutare le anime dei defunti che erano rimasti in casa della famiglia propria per 4 giorni. Senza dubbio la più famosa cerimonia di Obon di Kyoto (probabilmente anche del Giappone) è "Gozan no Okuribi", alle 8 di sera tutti turisti e gran parte dei kyotesi  guardano in alto per vedere questa cerimonia dei fuochi religiosi che formano 6 simboli (4 ideogrammi e 2 disegni) sulle 6 montagne (ma per voi sarebbe meglio chiamarle colline per altezza) che circondano la città. Tra queste 6 montagne la più famosa è "Daimonji-yama" dove appare un ideogramma " 大" che significa grande. La montagna  Daimonji è alta 465 metri ed è unica che si può salire sopra liberamente tra queste 6 montagne. Siccome la montagna è conosciuta anche come un belvedere, ho deciso di salire sulla Daimonji proprio al 16 agosto perché volevo vedere anche come preparano i falò anche se era prevedibile che dovessi sopportare un caldo soffocante. Verso le 9 di mattina sono arrivata con la bici al tempio Ginkakuji (il tempio d'argento) dove inizia il sentiero della montagna. C'era già molta gente che si radunava alla tenda temporanea montata davanti al tempio per scrivere un desiderio su legna che sarà bruciata alla cerimonia. Quando ho cominciato a seguire il sentiero c'erano tante persone che già scendevano. Sinceramente non aspettavo che ci fossero così tante che salgono su, credevo di essere una delle pochi scemi. Invece c'erano tanti anziani con bastone e anche bambini piccoli che brontolavano, comunque il sentiero non è stato molto facile, ci sono alcuni posti ripidi e scivolosi anche se ci vuole solo un oretta per salire fino a dove bruciano i falò. Il panorama era meraviglioso, mi sembrava di vedere una mappa di Kyoto tridimensionale in grandezza naturale. Si poteva riconoscere subito il palazzo imperiale, il bosco sacro del santuario Shimogamo e perfino la stazione centrale. Vicino al letto del falò principale (dove incrociano tre tratti dell'ideogramma) c'è un tempietto dedicato al monaco Kukai, che è considerato fondatore della cerimonia dei fuochi. Anche qui c'era una tenda dove si poteva scrivere un desiderio su Gomagi ( bachetta votiva). Purtroppo non erano ancora montati i letti dei fuochi e non si poteva assistere alla preparazione dato che si deve scendere entro le 2 di pomeriggio. Nonostante questo è stata una bella scalata.