17 gennaio 2013

il castello di Hiroshima

Ovviamente non è originale, è stato ricostruito 13 anni dopo il bombardamento per la volontà del popolo di Hiroshima che aspirava ad un edificio simbolico della ricostruzione. Anche perché lo sviluppo della città era stato sempre affiancato dal castello, cioè senza questo castello non sarebbe esistita nemmeno la città di Hiroshima. Una volta, quando non era ancora chiamato Hiroshima, questo piccolo paese si trovava tra i banchi di sabbia e le isolette in una vasta baia. Poi nel 16 secolo, chiamato anche Epoca Sengoku (periodo dei regni combattenti) qui arrivò la famiglia Mori, dopo sarebbe diventata il grande Daimyo della parte ovest del Giappone. Grazie all'idea previdente del Motonari Mori, che era il nonno del fondatore del castello di nome Terumoto Mori, il paese fù allargato facendo i lavori di bonifica del delta costantemente perché Motonari era consapevole della importanza della baia come un punto strategico sia della politica che della economia. Poi intorno al 1590, il suo nipote Terumoto, dopo aver visitato i magnifici castelli di Osaka e di Kyoto, decise di costruire uno grande anche qui, si crede che proprio lui diede il nome "Hiroshima" al suo feudo, significherebbe "grande isola". Siccome Mori era uno dei vassalli più importanti di Toyotomi, dopo la nascita dello shogunato di  Tokugawa fù degradata e mandata via dalla Hiroshima, poi durante Epoca Edo questa città fù governata dalla famiglia Asano e durò per circa 250 anni il suo regno mantenendo la fioritura della città. Poi dopo la Riforma Meiji la città si trasformò in una capitale militare, durante la guerra sino-giapponese ospitò l'Imperatore Meiji con il quartiere generale imperiale installato dentro il castello, così i resti del castello si diminuivano man mano, però il torrione ed alcune torrette di guardia erano rimasti originali fino al 6 agosto del 1945. E poi.... mi sembra inutile scriverlo perché è molto facile immaginare che furono distrutti quasi tutti gli edifici dalla bomba esplosa in alto, il castello era distante a solo 1 km dall'epicentro. 
 Qualche giorno fa finalmente ho avuto un po' di tempo libero a Hiroshima e ci sono andata a vedere il museo della storia della città che si trova dentro il torrione ricostruito. A dire il vero non aspettavo molto, invece l'ho trovato interessantissimo soprattutto la mostra delle spade e le armature di samurai dove ci sono spiegazioni troppo simpatiche che mi hanno fatto ridere più volte, ma purtroppo sono in giapponese...! Poi ho visitato anche il resto della sala da comunicazione dove è stata inviata la prima relazione sul disastro, la sala era miracolosamente salvata perché era situata in un seminterrato. Secondo la spiegazione, la persona che ha fatto questa comunicazione importante è stata una studentessa di scuola superiore che lavorava lì perché in quel periodo anche i giovani studenti erano mobilitati per aiutare i militari. La ragazza, anche lei è volata circa 4 metri per l'esplosione e rimasta svenuta per un'attimo, poi rialzandosi è tornata dentro la sala per compiere il suo missione importante, lei ha ripetuto due o tre volte "Hiroshima è completamente distrutta! Mi sembra che sia stata una bomba nuova". Per fortuna lei è sopravvissuta e vive ancora  anche se soffre di anemia. La visita del castello è stata veramente interessante, un giorno vorrei tornare con i clienti (purtroppo non è mai inserito nel programma...). 

ecco un bel panorama visto dall'osservatorio del castello di Hiroshima.

il muro e il fossato, si vede bene ancora sul muro le impronte  del bruciamento causato dalla bomba atomica.

"Tenshu-kaku"(torrione) ricostruito nel 1958, oggi è aperto come un museo  della storia di Hiroshima.
dentro l'area del castello si trovano 4 alberi subiti la bomba atomica, l'albero della foto è  "Kuroganemochi" (Aquifoliaceae) , si trovava a 910 m dall'epicentro.



è rimasta ancora la sala da comunicazione usata dall'esercito giapponese, da qui è stato inviato il primo rapporto della bomba. 

accanto alla sala da comunicazione c'è un monumento di pietra dov'è stata incisa "placare gli spiriti".