23 giugno 2013

Torin-in ~ il tempio di Shala-souju

il fiore di Shala-souju, in Giappone la camelia estiva interprete questo fiore simbolico per il buddismo.

i fiori durano solo un giorno... ci insegnano la fugacità della vita e di tutte le cose .

il tempio è famoso anche per la cucita Shojin, preparato dal priore. Si vedono i due verdure che rappresentano il fiore.


il suikinkutsu, avvicinando l'orecchio alla canna di bambù si sente il suono della goccia.


ci offrono una tazza di tè e un dolce che ha forma del fiore Shala.


  Il Torin-in è uno dei tempietti secondari del Myoshinji, che è un grande complesso buddista dello zen dove ospita ben 46 tempietti dentro il suo recinto. Tra questi 46 tempietti solo i tre templi sono aperti al pubblico e poi ci sono i due templi che funzionano come Shukubo (pensione buddista dove si può pernottare in un tempio, di solito due pasti inclusi). Torin-in è uno dei questi Shukubo, di solito fanno entrare solo i pensionanti ma quando fioriscono i famosi Shala-souju aprono per tutti visitatori invitando a bere una tazza di tè Maccha ed a gustare la cucina Shojin (vegetariana) preparata dal famoso cuoco-priore del tempio di nome Genbo Nishikawa. Quindi la gente ci viene non solo per vedere i fiori ma anche per il pasto che sollecita il palato, l'ho assaggiato oggi per la prima volta ma la sua Shiji è stata davvero eccezionale!

  Dentro il giardino del Torin-in ci sono circa dieci alberi di Shala-souju, che è considerato come un'albero simbolico del buddismo perché secondo la leggenda, quando Budda Shakyamuni stava per andare all'altro mondo, 8 alberi di Shala-souju che lo circondavano, fecero sbocciare i loro fiori  tutto simultaneamente e poi appassirono tutto insieme come si rattristassero pure loro. Purtroppo i veri Shala-souju ( Shorea robusta) sono gli alberi indiani, perciò non crescono in Giappone tranne che siano messi in serra, allora spesso le camelie estive (pseudo camellia)  interpretano questi fiori simbolici nei templi giapponesi. Anche gli alberi del Torin-in sono le camelie estive, comunque sono molto apprezzati dai fedeli per la sua fugacità dato che ogni fiore dura solo una giornata, fiorisce la mattina ma appassisce la sera di stesso giorno e cade sulla terra. Proprio per questa peculiarità viene introdotto alla filosofia del buddismo perché conoscere e accettare la vanità della vita e del mondo è la base di questa religione. Quando siamo arrivate al tempio, c'erano già tante persone che osservavano i fiori, ma mi sembravano che fossero concentrate più sui fiori caduti sul muschio che i fiori vivi essendo cosciente del significato di questi fiori effimeri.


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18 marzo 2013

Jizoin ~il tempio di camelia~

Hondo, il palazzo principale; davanti a esso c'è la famosa camelia chiamata "Goshiki-Yae-Chiritsubaki", vuole dire che ha dei fiori di 5 colori diversi. 


purtroppo non erano ancora fioriti, usualmente la fioritura è da fine marzo a  metà aprile.
il Jizodo; l'edificio dedicato al Jizo, c'erano tanti bavaglini votivi perché si crede che  il Jizo sia divinità tutelare  delle partorienti.

ecco il Jizo, secondo la leggenda del tempio fu realizzato dal famoso monaco Gyoki  di Epoca Nara(8° sec)

venivano tanti fedeli che abitano in vicinanza.

c'è anche una bella statua di Kannon, ma apre al pubblico solo nei giorni limitati.

c'erano alcuni alberi che hanno già fiori...

l'ingresso del tempio; il tempio è molto modesto e piccolo, dà sulla strada Ichijo-dori.

La primavera è arrivata a passo di corsa, è stata una grande sorpresa per noi la dichiarazione dello sboccio dei ciliegi  di Tokyo. Probabilmente tanti cittadini di Tokyo stanno riesaminando la data del "Hanami" (banchetto sotto i ciliegi in fiore), che sarà già fissata tra i colleghi o gli amici per la fine marzo. Mi sembra che i bocci di Kyoto siano ancora piccoli e duri, spero tanto che sboccino come tutti gli altri anni aspettando tanti turisti che cominceranno ad arrivare fra poco. Comunque a Kyoto ancora i fiori di Ume (pruno) sono protagonisti della stagione, ancora in centro dell'attenzione dei turisti giapponesi che girano a fare "caccia ai fiori della stagione".

Oggi vorrei presentarvi un piccolo tempio buddista "Jizoin" che si trova a due passi dal santuario Kitano Tenmangu, ma come si capisce subito dal suo soprannome "Tsubaki-dera" (il tempio di camelia) questo tempietto è particolarmente famoso per un albero di camelia che sta davanti al palazzo principale. Secondo la spiegazione del tempio, l'albero fu donato da Hideyoshi Toyotomi  come un segno di gratitudine al tempio che gli aveva offerto lo spazio per la grande cerimonia del tè organizzata da Hideyoshi stesso nel 1587. Questa camelia originale morì 30 anni fa purtroppo (comunque aveva 400 anni!), l'albero che vediamo oggi è della seconda generazione, ma ha già 120 anni anche questo e continua ad attirare l'attenzione dei visitatori perché ha dei fiori di diversi colori (bianco, rosa, rosso e misto ecc). Ci sono andata ovviamente per vedere qualche camelia in fiore ma purtroppo erano ancora in boccio... Ho trovato anche un albero di ciliegio piangente accanto, quindi sarà un spettacolo vedere ambedue in fiore. Nonostante tutto, sono rimasta molto contenta di aver visitato un tempio frequentato più dai fedeli vicinati che dai turisti. Poi ho riuscito a vedere ambedue le statue preziose attribuite ai due monaci famosi, reciprocamente il Jizo fatto da Gyoki ( era il direttore della costruzione del Grande Budda) e il Kannon fatto da Ennin (era un monaco della setta Tendai, 8°sec). Non sono sicura se siano veri questi due autori ma ambedue sono molto dignitose e antiche, probabilmente queste divinità chiamano più i visitatori dei fiori della leggenda.


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8 marzo 2013

Ume di Kitano-Tenmangu






il palazzo principale (è originale del 1607) dove ospita lo spirito di Michizane, spesso c'è una lunga fila  degli studenti.

tante tante Ema (tavolette votive) dove gli studenti scrivono il nome dell'università come la loro mira.

Forse ogni anno ci vado, quasi sempre in febbraio per vedere l'inizio della fioritura di Ume (pruno) al santuario Kitano Tenmangu, che è uno dei più popolari santuari scintoisti di Kyoto, anche perché i fiori di Ume fioriscono in un periodo ancora c'è freddo in tutta la città, quindi questi fiori rispondono alla nostra aspirazione alla primavera. Siccome dentro Kitano Tenmangu incluso il suo famoso bosco dei pruni ci sono circa 1,500 pruni di 50 tipi diversi, la fioritura dura abbastanza lungo perché alcuni tipi fioriscono in gennaio e poi ci sono tanti altri che fioriscono in marzo. Ma perché i pruni invece dei ciliegi che hanno tutti gli altri templi? Perché i fiori di pruno erano amati da Sugawara no Michizane a cui dedicato questo santuario.  Lui nacque nel 845 in una famiglia dei studiosi non di alto rango ma era così geniale da quando era piccolo che dopo crearono tanti racconti sul suo dono, per esempio lui compose una Waka (poesia giapponese) a 5 anni ammirando i fiori di pruno, o sapeva già comporre le poesie in cinese a 11anni ecc ... Comunque era una persona straordinaria come studioso e poeta, poi vincendo i diversi concorsi amministrativi diventò prima il segretario dell'Imperatore, alla fine raggiunse il posto di Ministro quando aveva 55 anni. Purtroppo però il gran successo di Michizane provocò anche l'invidia e l'avversione dei suoi rivali aristocratici di alto rango, nel 901 a causa della calunnia ordita dal suo rivale Michizane fù assegnato a Dazaifu, che si trova nell'isola Kyushu, quindi era quasi come un esilio. Poi morì solo dopo due anni della degradazione ovviamente deluso e indignato. Dopo la morte di Michizane, nella capitale (Kyoto) successero i diversi disastri uno dopo l'altro come epidemia, fulmine, siccità e soprattutto morti dei suoi ex-rivali, i quali furono attribuiti allo spirito vendicativo di Michizane. Allora per placare la sua collera fondarono questo santuario dove c'era il campo d'equitazione che era il suo posto preferito. Col passare del tempo il suo spirito ha guadagnato la fama della divinità dello studio e ancora oggi vengono tanti studenti che devono presentarsi agli esami d'ammissione. In Giappone gli esami d'ammissione si svolgono da gennaio a marzo, esattamente coinciso del periodo della fioritura.
Prima di finire vorrei presentare una famosissima Waka di Michizane dedicata al suo pruno preferito. Lui la compose prima di partire per Dazaifu per esprimere la tristezza.
Kochi - fucaba
Nioi - okoseyo
Umenohana
Aruji - nashitote
Haruwo - wasuruna
(i fiori del mio pruno, quando soffia la brezza primaverile emanate buon profumo come solito, non dimenticate la primavera nonostante l'assenza del tuo padrone.)


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