29 ottobre 2009

la festa Yoko-sai












Oggi a Kyoto faceva bel tempo e la temperatura massima era di 25°. Ma le previsioni dicono che fra pochi giorni ci troveremo ai primi freddi allora sono uscita con la mia bici a fare un giro della parte nord-ovest della città ed alla fine sono arrivata al santuario Kitano-tenmangu su cui avevo già scritto il 25 gennaio per presentarvi il mercato e la fioritura dei pruni ma questa volta il santuario si trovava tra i fiori di crisantemo, che è il simbolo della famiglia imperiale del Giappone dal 12° sec. Oggi si teneva una cerimonia chiamata Yoko-sai, che è una ricorrenza per ricordare il banchetto di Cho-yo che si teneva nella corte imperiale al giorno di Cho-yo (il 9 settembre; secondo il calendario lunare oggi dovrebbe essere il giorno di Cho-yo) che è considerato giorno fausto per cui in passato i nobili organizzavano un banchetto per ammirare i fiori di crisantemo e bere il sake con i petali di crimantemo perché erano considerati rimedi eccellenti per longevità. Nel 900 al banchetto di Cho-yo, il ministro Michizane Sgawara a cui dedicato questo santuario, compose una poesia che emozionò tanto l'Imperatore che dopo gli conferì un'abito profumato d'incenso. (i nobili del periodo Heian incensavano il kimono per attaccare buon profumo)Ma un anno dopo Michizane fù esiliato nell'isola Kyushu per il complotto del rivale ed il giorno di Cho-yo si ricordò di quel banchetto con le lacrime tirando fuori l'abito di premio che ancora aveva buon profumo, ecco per cui la festa è chiamata Yoko-sai, vuole dire la festa di profumo rimasto. Purtroppo la cerimonia si è svolta davanti all'altare dove non si può entrare, ma da fuori si vedevano gli uomini che recitavano le poesie offerte per la festa.

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