10 ottobre 2011

Bakuryo-ten

il tempio Daitokuji ; è un grande complesso con 22 tempietti secondari dentro recinto. Fù fondato nel 14° sec dal monaco Taito-Kokushi. Da questo tempio uscirono numerosi monaci importanti tra cui c'era Ikkyu Sojun. 
l'ingresso del Honbou (il tempio principale) ; di solito non è aperto al pubblico. Il biglietto della "Bakuryo-ten" costa 1,300 yen...
Finalmente, finalmente ho riuscito a vedere "Bakuryo-ten" di Daitokuji, che è uno dei più importanti templi buddhisti della setta Rinzai (Zen) . Solo una volta l'anno, la seconda domenica di ottobre si tiene questa esposizione chiamata "Bakuryoten" o in parole povere "mushiboshi" vuole dire "esporre le opere all'aria aperta" (questo termine "mushiboshi" si usa soprattutto per kimono, gli oggetti delicati come seta o carta giapponese vanno esposti all'aria almeno una volta l'anno per proteggere da muffa e tarlo, in genere se lo fa in autuno). Alcuni templi famosi e grandi possiedono tante opere calligrafiche e dipinti di grande importanza storica, ma purtroppo la maggior parte di esse ordinariamente giace in maggazzino. Quindi questa occassione speciale è aspettata soprattutto da molti accademisti e intellettuali, infatti si vedevano tanti giovani che prendevano appunti o schizzavano fermandosi davanti a un'opera famosa, e poi c'erano i signori intelligenti  che spiegavano le opere ai loro compagni. C'erano anche tante signore in kimono, che saranno quasi tutte discepole di Sado (via del tè) dato che devono avere una conoscenza profonda delle opere calligrafiche e dipinti. Siccome lo scopo principale di questa esposizione è fare "mushibosi"  in caso di pioggia sarà annullata ovviamente. Per fortuna questo anno è stata favorita dal bel tempo. Abbiamo potuto godere di circa un centinaio delle opere stese in 7 camere del palazzo Hojou (anticamente era una dimora di priore, oggi si usa per le cerimonie importanti) che è classificato tra i tesori d'arte nazionali, di solito non è aperto al pubblico. Poiché quasi tutte le opere sono inserite su un rotolo (kakejiku), erano appese agli architravi, giustamente senza vetrina ma non c'erano neanche spiegazioni, c'erano solo i pezzi di carta con il nome di opera semplicemente lasciati su tatami.
Tra tanti bei dipinti a inchiostro di china c'era il famosissimo trittico di Mokkei, che era un pittore cinese del 13° secolo e influenzò vari pittori giapponesi dell'epoca Muromachi come Tohaku Hasegawa. Oltre Mokkei c'erano tante opere dei pittori giapponesi di alto livello come Tanyu, Mincho e Rosetsu. Ho girato ben tre volte perché talmente era difficile lasciare questo posto. Mi sono incantata anche alla vista del bellissimo giardino zen con la porta Karamon che è classificata tra i tesori nazionali pure questa.

il palazzo Hojou ; fù costruito nel 1635. Tutte le porte scorrevoli furono dipinte da Tanyu Kano.


2 commenti:

Elena ha detto...

Che fortuna, avere la possibilità di ammirare delle opere così preziose che vengono mostrate solo una volta all'anno! Spero di avere la possibilità di vederle anche io un giorno o l'altro.
Il tuo blog è molto interessante, spero di studiare a Kyoto il prossimo anno e leggere di tutte le sue bellezze mi fa venire ancora più voglia di essere lì!

guidakyotese ha detto...

A Automaticjoy san
grazie per il commento, e benvenuta!Spero sinceramente che realizzi il tuo desiderio,perché veramente Kyoto è una bellissima città piena di fascino. Un anno non basterà a vedere tutte le sue bellezze!