6 giugno 2014

La statua di Ganjin Wajo del tempio Toshodaiji

il ritratto di Ganjin (688 -763), considerato il capolavoro dei ritratti in scultura, perché rispecchia anche la sua spiritualità. 
  Oggi, cioè il 6 giugno è l'anniversario della morte di questo monaco cinese, si chiama Ganjin Wajo. Era un cinese ma si spense in questo tempio fondato da lui stesso di nome "Toshodaiji" che vorrebbe dire proprio "un tempio buddista  per Ganjin invitato dalla Cina". In effetti lui decise di venire in Giappone rispondendo all'invito mandato dalla corte imperiale giapponese tramite i monaci borsisti che studiavano in Cina. Ovviamente, venire in Giappone dalla Cina nel 8°secolo era un missione rischiosissimo, in realtà lui ci mise più di 10 anni per arrivare a Nara. Per questa storia Ganjin è adorato, amato e ringraziato ancora oggi da tutti i fedeli giapponesi.

c'era lunga coda per offrire gli incensi alla statua.

il palazzo "Mieido" dove ospita la famosissima statua di Ganjin, ma apre solo per pochi giorni di questo periodo.
  Ganjin nacque nel 688 a Yangzhou della Cina (Dinastia imperiale cinese dei Tang),  quando aveva 14 anni abbandonò il mondo per farsi monaco e poi dopo tanti studi accumulati in Chang'an e in Luoyang alla fine diventò un bonzo tanto importante che poteva conferire l'ordinazione buddista ai discepoli. Nel 742 vennero da lui che era già priore di un tempio del suo paese nativo,  i due monaci giapponesi borsisti a chiedergli se potesse mandare un monaco-insegnante per il Giappone perché lo desiderava l'Imperatore Shomu (era molto devoto al buddismo e proprio lui fece costruire il grande Budda per diffondere il buddismo). Quindi questi giapponesi non chiesero direttamente a lui di venire, gli chiesero di mandare qualcuno che potesse conferire l'ordinazione ai discepoli giapponesi. Perciò Ganjin chiese ai suoi discepoli intorno se qualcuno poteva andare in Giappone, ma nessuno era disposto. Uno disse addirittura al suo maestro, "Nippon è troppo lontano, dicono che nemmeno  una volta su cento volte riesce ad arrivarci con la nave..."  Allora il maestro disse "ci vado io."

ci regalano tre cartoline come un ricordo della visita di Mieido, intorno alla statua ci sono i dipinti realizzati da un pittore famoso  del 20° sec di nome Kaii Higashiyama. I dipinti rappresentano i paesaggi sia della Cina che del Giappone, dietro di lui è stato dipinto il porto Bounotsu di attuale Kagoshima dove lui sbarcò per la prima volta in Giappone.

dentro il complesso c'è anche il mausoleo di Ganjin, il fondatore del tempio.

il sentiero verso il mausoleo, un posto molto tranquillo.

  Passati più di 10 anni, nel 752, ma Ganjin si trovava ancora in Cina, aveva ragione questo discepolo. Aveva già tentato 5 volte ma senza ottenere il risultato positivo, dopo aver subito un paio di volte dei disastri marittimi aveva già perso i suoi 36 discepoli che lo accompagnavano.  Ma non solo,  aveva perso perfino la vista, diventava un cieco...  Però Ganjin non ci rinunciò, finalmente al sesto tentativo del 753, riuscì a mettere piede in Giappone per la prima volta. Aveva già 67 anni. La sua ferma volontà di tramandare il buddismo in Giappone continua a commuoverci ancora profondamente...

il Kaidanin del Todaiji (del grande Budda), fu fondato nel 745 come il primo luogo ufficiale per  conferire l'ordinazione. Nei primi cinque anni Ganjin abitava e lavorava al Todaiji.

  Giustamente l'Imperatore Shomu era felicissimo di riceverlo. Ganjin conferì l'ordinazione buddista prima di tutto all'Imperatore e all'Imperatrice. Nei primi cinque anni abitava nel tempio Todaiji dove lavorava come direttore dei monaci. Poi nel 759 ricevette dalla corte imperiale un'ex-villa aristocratica per convertirla in un tempio che avrebbe preso il nome Toshodaiji, cioè come già menzionato prima, il tempio fondato per il grande monaco cinese. Ganjin ci visse per 4 anni e morì a 76 anni, ma seduto in posizione di loto voltandosi verso ovest, quindi raggiunse al nirvana per sempre. Quando avvicinava il momento della morte del maestro, i suoi discepoli decisero di realizzare un ritratto in scultura, ma non lo volevano artistico superficiale, volevano uno realistico che rispecchiasse anche la sua spiritualità. Il loro tentativo ebbe un grande successo, oggi questa statua è considerata la migliore statua ritrattistica del Giappone. Solo per tre giorni intorno all'anniversario della sua morte aprono la porta della custodia per farci adorare la statua. Questo anno finalmente l'ho vista dal vivo, davvero questa statua non è una figura finta, è proprio lui... che sta facendo la meditazione con gli occhi accecati ma ci osservano ancora gentilmente e mi sembrava che esprimesse perfino il suo respiro!  Ho capito bene perché così tanti vengono a incontrarla ogni anno, davvero il capolavoro dei capolavori.

il palazzo principale "Kondo"costruito nel 8° secolo; l'unico Kondo originale del periodo Nara. Ospita come divinità principale il Budda Vairocana, lo stesso del Grande Budda.

il palazzo Kodo, Ganjin prima costruì questo palazzo perché dove insegnava il buddismo ai discepoli. Anche questo è originale del 8° secolo.  

su ogni tegola rotonda c'è il nome del tempio in 4 ideogrammi.

ci sono anche gli antichi magazzini nello stile Azekura (8°sec) dove ospitavano i sutra e i tesori del tempio. 


era pieno degli studenti di gita scolastica!


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