30 giugno 2010

NAGOSHI NO HARAI












L'ultimo giorno di giugno, cioè il 30 giugno, in Giappone si tiene il rito chiamato "Nagoshi-no-harai" (夏越の祓) ai tanti santuari scintoisti. "Harai" vuole dire purificazione e "nagoshi " significa passare l'estate. Questo rito è uno dei più antichi riti in Giappone e si faceva per purificare il popolo dalle sporcizie o dalle impurità spirituali perché non cadesse ammalato in estate che era un periodo più duro per la salute con caldo e umidità che potevano causare più facilmente epidemia. Il rito di harae si svolgono due volte all'anno, una volta alla fine giugno e un'altra volta alla fine dell'anno. Particoralmente per il rito di giugno viene costruito "Chi-no-wa" (茅の輪= l'anello di graminàcee) all'ingresso di santuario perché passando sotto l'anello si fa la purificazione "harae" secondo la credenza antica. Oggi sono andata a fare anch'io "harae" al Yoshida-jinjya che fù fondato nel 9° sec dalla famiglia Fujiwara (la medesima famiglia che fondò il santuario Kasuga-taisha di Nara) come un santuario tutelare della antica capitale. C'era già tanta gente che scriveva il nome e l'eta su un foglio di carta chiamato "Hitogata" che ha forma di uomo e lo consegnava ai sacerdoti dopo avere toccato il corpo con quello perché le sporcizie e i peccati che portiamo noi addosso trasmettano a Hitogata . Poi questi "Hitogata" sono stati bruciati dai sacerdoti . Dopo una serie dei riti ci siamo passati insieme tre volte sotto "Chi-no-wa" recitando una Waka,
- MI NA TSU KI NO
- NA GO SHI NO HA RA HI
- SU RU HI TO HA
- CHI TO SE NO I NO CHI
- NO BU TO I FU NA RI
( Si dice che chi fa la purificazione di giugno vive a lungo)
Alla fine i sacerdoti ci hanno distribuito un ramo di graminàcee da fare un piccolo anello per appendere alla porta della casa. Poi oggi si deve mangiare il dolce "Minatsuki" che significa giugno, ed è fatto di fagiolini azuki e di farina di riso. Particoralmente ha forma triangolare e ha colore bianco per rappresentare ghiaccio dato che era un sogno mangiarlo per il popolo del passato in estate. Certamente non mi è mancato anche questo. Sono prontissima a combattere contro l'afa di Kyoto.






24 giugno 2010

finalmente!!!











Ho riuscito a vedere il lavoro dei monaci di tempio zen che sistemano il loro giardino di ghiaia con il rastrello! Sono andata al tempio Tofukuji che si trova vicino al famoso santuario scintoista Fushimi-Inari. Il tempio fù fondato nel 13 sec da un nobiluomo, poi col tempo diventò uno dei più importanti templi Zen di Kyoto (infatti arrivò quarto nella classificazione dei templi Zen stabilita dallo shogun) ed è molto grande ancora oggi come il complesso con ben 25 tempietti secondari annessi. Questo tempio è famoso per il colore autunnale perché ci sono circa 2000 alberi di acero che cambiano il colore in rosso o in arancio, è veramente uno spettacolo il panorama del bosco di aceri con il famoso ponte di legno "Tutenkyo. A dire il vero non ci vado mai in autuno perché c'è troppa gente, invece adesso siamo in piena stagione di pioggia ma il verde del bosco e del muschio pulito dalla pioggia era lucidissimo e freschissimo e poi c'è la tranquillità necessaria per vedere un tempio Zen. In più ho riuscito a vedere finalmente la sistemazione della ghiaia che era il mio sogno. Lo fanno sempre i monaci perché è considerato una delle loro pratiche importanti. Il disegno del giardino di Tofukuji è particolarmente a quadri (ho chiesto a un monaco che lavorava lì il perché ma non lo sapeva neanche lui) perciò usavano anche il cordoncino per guidare il rastrello. Il monaco ci diceva che lo fanno solo quando è rovinato dalla pioggia dirotta, quindi a volte dura anche due settimane. Devo ringraziare la pioggia.

14 giugno 2010

anche il dio fa il tifo!?











Finalmente è aperto il Mondiale, ma (anche) questa volta mi sembra che non ci sia molta speranza per il Giappone, però a Kyoto noi abbiamo un santuario scintoista dedicato al dio di calcio chiamato"Seidai-myojin" (leggete anche l'articolo del 31 ottobre 2009) a cui possiamo ricorrere. Qui vengono a pregare tanti giocatori di palla e lasciano le palle come offerta. All'altare adesso si trovano due palle che erano usate al Mondiale del 2002 e del 2006. Una settimana fa qui è apparsa una grande Ema (tavola votiva dove si scrive il desiderio), di 90 cm di altezza e di 180cm di larghezza per scrivere il messaggio ai samurai Japan (spesso la squadra rappresentante del giappone è chiamata così, ma ovviamente solo maschi ). Ci sono andata anch' io per scrivere qualcosa ma l'ho trovata già piena e non c'era più nessun spazio per me (secondo il giornale è stata riempita dagli studenti di gita scolastica in una giornata...). Siccome ci sono già migliaia di messaggi ai samurai Japan, ho scritto "FORZA ITALIA" sulla cornice dell'Ema dove ho appena trovato un vuoto. Non vi preoccupate ho aggiunto anche la traduzione in giapponese per sicurezza, " がんばれ イタリア!"