17 febbraio 2013

Senbon Enmado (Injo-ji)

Enma sama (il Yama) in Giappone si crede che lavori come giudice all'altro mondo. La statua è  originale del 1488 ed è alto 2,4 metri, fa un po' paura...

l'interno dell'edificio principale , in fondo c'è la statua del Enma sama

il tempio è abbastanza piccolo.

recitavano le preghiere davanti all'altare.

fuori c'è una pagoda in pietra dedicata alla famosa  scrittrice Murasaki Shikibu, costruita nel 1386.
Mi piace molto questo piccolo tempio buddista perché è molto originale, la maggior parte dei templi buddisti è giustamente dedicata ad un certo budda o bodhisattva ( Jizo e Kannon sono più popolari bodhisattva in Giappone) mentre questo è dedicato al Enma (il Yama nel Veda indiano), considerato grossolanamente "il re dell' inferno" che mandi i morti all'inferno, ma questo non è molto preciso come la spiegazione. Il re Enma è uno dei 10( o 13) re dell'altro mondo che fanno da giudice al giudizio postumo, secondo la credenza buddista dopo la morte ogni uno deve sottoporre ai 10 giudizi (fino al 7° giudizio capita ogni 7 giorni, poi gli altri tre giudizi si svolgono al 100° giorno, al primo anniversario e al terzo anniversario) per definire dove si deve recare, cioè al cielo o all'inferno. Il Enma si occupa del 5 giudizio al 35° giorno dopo la morte ma particolarmente è il più conosciuto rispetto agli altri re. Di solito la sua immagine appare minacciosa perché si crede che lui racconti ai defunti l'orrore dell'inferno affinché non dicano bugie al suo giudizio per non mandarli all'inferno. Secondo la leggenda il tempio fù  fondato nel 9° secolo da un famoso nobile-funzionario di nome Onono Takamura, che era un uomo straordinario da avere i poteri occulti che gli permettevano di frequentare l'aldilà,  quindi lui lavorava alla corte imperiale durante il giorno mentre di notte andava all'aldilà per lavorare come assistente al giudizio del Yama. Proprio lui fondò un piccolo tempio dedicato al Yama in questa parte perché era vicina alla zona funebre chiamata Rendaino, dove venivano abbandonati all'aperto i cadaveri. Infatti la via su cui si trova il tempio si chiama "Senbon dori", significa "mille" perché qui c'era migliaia dei stupi o delle stele funerarie costruiti per i defunti. Purtroppo il tempio fù incendiato alla guerra civile Onin e poi la statua del Yama fù rifatta nel 1488, subito dopo della guerra, e poi  ancora ottiene la fede dai kyotesi. Non volete provare anche voi la confessione buddista davanti al re Enma?


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10 febbraio 2013

ISE ~la Mecca del scintoismo~

la Torii di "Naiku"; prima di passare bisogna inchinarsi.
il ponte Ujibashi all'alba; il ponte che divide la parte sacra dalla parte profana.

ci sono circa le centinaia di sacerdoti che eseguono circa 1,500 rituali all'anno.


il fiume Isuzu ; il fiume sacro dove i fedeli si fermano a fare la purificazione.

ecco dove c'è la dea "Amaterasu", è vietato fotografare da vicino.

finita la visita, ormai il sole è abbastanza alto.
"Geku" (il santuario secondario" dedicato alla dea del cibo, distante circa 6km dal "Naiku", come ordine di norma prima di andare al "Naiku" bisogna  venire  qui per pregare. 

Al primo giorno di primavera (il 4 febbraio) con le due amiche-colleghe siamo andate al Ise-Jingu, che senza dubbio è il più importante santuario scintoista come la storia e come la dimensione. Ufficialmente viene chiamo "Jingu", è il nome di un vasto complesso composto di ben 125 santuari che sono sparsi in Comune di Ise e nella sua periferia. Ovviamente è impossibile visitare tutti e 125 i santuari in una volta, di solito visitiamo solamente il Naiku e il Geku che sono considerati i due principali. il Naiku, che si trova dentro la foresta sacra estesa di 5,500 ettari, è dedicato alla dea Amaterasu ossia la dea del sole del Giappone e si crede che dentro il santuario ospiti ancora "lo Yata no Kagami"(Specchio Sacro), è uno dei tre sacri tesori che costituiscono le insegne dell'Imperatore (altri due sono la spada e la gemma, si trovano rispettivamente al santuario Atsuta di Nagoya ed al palazzo imperiale di Tokyo), per così dire servono come le prove di essere discendente degli dei creatori di questo paese.  Secondo i racconti della mitologia giapponese descritta nel "Nihon Shoki" (Annali del Giappone) la dea Amaterasu consegnò lo specchio sacro che simboleggia la sua anima al suo nipote Ninigi, che stava per scendere dal cielo al Sol Levante per regnarlo proprio per la volontà della nonna.  Poi nei tempi dei primi imperatori lo specchio era conservato presso la corte imperiale, ma durante il periodo inquietante per la epidemia (intorno al primo secolo a.C.) l'Imperatore decise di allontanare lo specchio dalla corte. L'incarico di trovare un posto adatto per conservarlo fù affidato alla principessa Yamatohime (la figlia dell'11° Imperatore Suinin) che arrivò ad Ise dopo aver girato la bella parte centrale del Giappone e fondò il santuario Ise-Jingu che rimane ancora come la Mecca del scintoismo da più di 2000 anni. Volevamo andarci questo anno ad ogni costo perché questo autunno si terrà "Shikinen-Sengu", che sarebbe un sistema della rinnovazione degli edifici e dei tesori per cui vengono ricostruiti gli edifici sacri e vengono trasferiti nel territorio contiguo. Questo sistema risale fino a circa 1300 anni fa e questa volta è già la 62°. Grazie a questo genio sistema è mantenuto fino ad oggi lo stile originale dell'età primitiva, si dice che lo stile dell' edificio dove ospita la dea Amaterasu ricorda un magazzino del riso dei tempi antichi. A noi piace tantissimo questo stile di pulitissima semplicità,  purtroppo non posso presentarvi una foto dell'edificio non solo perché è vietato fotografarlo, non si può vederlo neanche da vicino perché è circondato da ben quadruplo recinto. Quindi ci avviciniamo al santuario solamente per pregare. Abbiamo riuscito a visitare all'ora di alba partecipando ad un tour gratuito offerto dall'albergo gestito dalla fondazione del santuario. Andare ad incontrare la dea del sole col sole sorgente è stata davvero un'esperienza indimenticabile.

17 gennaio 2013

il castello di Hiroshima

Ovviamente non è originale, è stato ricostruito 13 anni dopo il bombardamento per la volontà del popolo di Hiroshima che aspirava ad un edificio simbolico della ricostruzione. Anche perché lo sviluppo della città era stato sempre affiancato dal castello, cioè senza questo castello non sarebbe esistita nemmeno la città di Hiroshima. Una volta, quando non era ancora chiamato Hiroshima, questo piccolo paese si trovava tra i banchi di sabbia e le isolette in una vasta baia. Poi nel 16 secolo, chiamato anche Epoca Sengoku (periodo dei regni combattenti) qui arrivò la famiglia Mori, dopo sarebbe diventata il grande Daimyo della parte ovest del Giappone. Grazie all'idea previdente del Motonari Mori, che era il nonno del fondatore del castello di nome Terumoto Mori, il paese fù allargato facendo i lavori di bonifica del delta costantemente perché Motonari era consapevole della importanza della baia come un punto strategico sia della politica che della economia. Poi intorno al 1590, il suo nipote Terumoto, dopo aver visitato i magnifici castelli di Osaka e di Kyoto, decise di costruire uno grande anche qui, si crede che proprio lui diede il nome "Hiroshima" al suo feudo, significherebbe "grande isola". Siccome Mori era uno dei vassalli più importanti di Toyotomi, dopo la nascita dello shogunato di  Tokugawa fù degradata e mandata via dalla Hiroshima, poi durante Epoca Edo questa città fù governata dalla famiglia Asano e durò per circa 250 anni il suo regno mantenendo la fioritura della città. Poi dopo la Riforma Meiji la città si trasformò in una capitale militare, durante la guerra sino-giapponese ospitò l'Imperatore Meiji con il quartiere generale imperiale installato dentro il castello, così i resti del castello si diminuivano man mano, però il torrione ed alcune torrette di guardia erano rimasti originali fino al 6 agosto del 1945. E poi.... mi sembra inutile scriverlo perché è molto facile immaginare che furono distrutti quasi tutti gli edifici dalla bomba esplosa in alto, il castello era distante a solo 1 km dall'epicentro. 
 Qualche giorno fa finalmente ho avuto un po' di tempo libero a Hiroshima e ci sono andata a vedere il museo della storia della città che si trova dentro il torrione ricostruito. A dire il vero non aspettavo molto, invece l'ho trovato interessantissimo soprattutto la mostra delle spade e le armature di samurai dove ci sono spiegazioni troppo simpatiche che mi hanno fatto ridere più volte, ma purtroppo sono in giapponese...! Poi ho visitato anche il resto della sala da comunicazione dove è stata inviata la prima relazione sul disastro, la sala era miracolosamente salvata perché era situata in un seminterrato. Secondo la spiegazione, la persona che ha fatto questa comunicazione importante è stata una studentessa di scuola superiore che lavorava lì perché in quel periodo anche i giovani studenti erano mobilitati per aiutare i militari. La ragazza, anche lei è volata circa 4 metri per l'esplosione e rimasta svenuta per un'attimo, poi rialzandosi è tornata dentro la sala per compiere il suo missione importante, lei ha ripetuto due o tre volte "Hiroshima è completamente distrutta! Mi sembra che sia stata una bomba nuova". Per fortuna lei è sopravvissuta e vive ancora  anche se soffre di anemia. La visita del castello è stata veramente interessante, un giorno vorrei tornare con i clienti (purtroppo non è mai inserito nel programma...). 

ecco un bel panorama visto dall'osservatorio del castello di Hiroshima.

il muro e il fossato, si vede bene ancora sul muro le impronte  del bruciamento causato dalla bomba atomica.

"Tenshu-kaku"(torrione) ricostruito nel 1958, oggi è aperto come un museo  della storia di Hiroshima.
dentro l'area del castello si trovano 4 alberi subiti la bomba atomica, l'albero della foto è  "Kuroganemochi" (Aquifoliaceae) , si trovava a 910 m dall'epicentro.



è rimasta ancora la sala da comunicazione usata dall'esercito giapponese, da qui è stato inviato il primo rapporto della bomba. 

accanto alla sala da comunicazione c'è un monumento di pietra dov'è stata incisa "placare gli spiriti".