1 ottobre 2011

messaggi da Hiroshima e Nagasaki

Uragami di Nagasaki ; il 9 agosto del 1945 esplose una bomba atomica su questa bellissima città.

il parco della pace di Nagasaki ; in fondo si vede la statua simbolica del parco.

il punto zero (Nagasaki) ; oggi si trova una stele.

Ipponbashira-Torii ; un Torii rimasto solo a un piede dopo il bombardamento.

la famosa foto scattata da un fotografo-militare americano ; un ragazzino al crematorio, portava il suo fratellino sulla schiena il quale era già morto per la bomba. Durante la cremazione lui stava fermo e zitto senza piangere, lo guardava mordendosi le labbra. Il fotografo si era accorto che gli sanguinava il labbro.... Ogni volta che la guardo mi vengono le lacrime.


Il novembre dell'anno scorso il giornale Asahi ha aperto un sito intitolato "Messages from Hibakusha" dove si può leggere i messaggi scritti da circa 1,600 Hibakusha (vittime di bombardamento atomico) di Hiroshima e Nagasaki. Poi qualche giorni fa finalmente è inaugurato il sito in inglese con 200 messaggi tradotti in inglese. Hanno lavorato circa 350 volontari di tutto il mondo come traduttore ed ogni messaggio è stato controllato da un traduttore di madrelingua inglese. Ho visitato tante volte Hiroshima ed anche Nagasaki portando i turisti italiani e quasi tutti hanno compianto il dolore di Hibakusha. Vorrei che questi messaggi lasciati da Hibakusha vengano letti dappertutto, anche in Italia  perché non abbiamo molto tempo per ascoltare la loro voce dato che la maggior parte di Hibakusha ha già superato l'ottantina. Probabilmente il disastro di Fukushima è stato un grande shock anche per loro perché proprio loro desideravano tanto che il nucleare non tormentasse più il popolo. Adesso dobbiamo riascoltare la loro voce per ricostruire di nuovo questo paese.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Troppo triste la foto di quel bambino col fratellino morto sulla schiena!!! Gli orrori prodotti dalle guerre si stentano a credere!
Il ragazzino di quella foto mi fa ricordare un tristissimo cartone animato dal titolo "Hotaru no haka" che immagino tu conosca sicuramente.

Fabio B

guidakyotese ha detto...

A Fabio,
grazie per il commento anche per un ariticolo così pesante, quella foto mi ha colpito molto al museo della pace di Nagasaki, mi sono bloccata e non ho potuto trattenere le lacrime. Penso che la foto va vista in tutto il mondo. A proposito di questo famoso cartone animato conosco solo il titolo, non ho visto il film....

Vincenzo e Cristiana ha detto...

Cara Kyoko,

torno a leggerti dopo qualche settimana di assenza. Molto belle e, soprattutto, toccanti queste ultime foto pubblicate sul tuo blog. E' ormai passato un anno da quando siamo venuti in Giappone, ma la voglia di tornare è sempre più grande! Un abbraccio forte da Siena ed un pensiero al popolo giapponese, che ha saputo risollevarsi con forza d'animo e dignità!
Vincenzo

guidakyotese ha detto...

A Vincenzo
ben tornato! Grazie per il tuo pensiero verso questo paese. Qui a Kyoto va tutto normale, adesso aspettiamo che le foglie di aceri cambino il colore. Ultimamente si vedono anche tanti turisti stranieri!

Anonimo ha detto...

Ciao, apprezzo molto la tua sensibilità ed il lavoro che fai sul web. Sei una ragazza in gamba, continua così! Un saluto dall'Italia

Mg

guidakyotese ha detto...

A Mg
grazie per il tuo commento che mi ha incoraggiato tanto. Cercherò di scrivere per trasmettere la mia passione per Kyoto e per il Giappone.

Beppe ha detto...

Ciao Kyoko,
credo che ci siano luoghi dove ogni uomo, donna e bambino dovrebbero recarsi almeno una volta nella vita. Il museo memoriale di Hiroshima è senza dubbio uno di quelli.
Ce ne sono molti altri in tutto il mondo che possono rappresentare il male che l'uomo è in grado di concepire e mettere in atto, non solo contro i propri simili.
Penso che le persone troppo spesso si dimentichino dell'esistenza di quei luoghi e agiscano senza conoscerne le conseguenze. Purtroppo.

guidakyotese ha detto...

A Beppe,
sono d'accordo con te. Desidero sinceramente tutti turisti italiani che vengono in Giappone vadano tutti a Hiroshima... ma purtroppo nemmeno metà non ci va.