26 gennaio 2012

Kurodani san

Il tempio si chiama ufficialmente "Konkai-Komyoji", vuole dire il tempio di bagliore (komyo) e di precetti d'oro (konkai) perché un giorno il fondatore del tempio, di nome Honen che è un monaco molto conosciuto come patriarca della Setta Jodo, trovò tutto illuminato intorno a lui quando faceva la pratica di nembutsu (recitare il nome del Budda Amitaba) sedendosi su una pietra che si trovava alla sommità della collina dove oggi sorge il tempio.  Spinto dal buon auspicio lui decise di stabilirsi lì costruendo un piccolo èremo nel 1175 e poi questo posto divenne il primo tempio della Setta Jodo. Così ci racconta la leggenda della fondazione del tempio. Nonostante questa bella leggenda i vicini lo chiamano "Kurodani-san" con il nome del posto con simpatia. Ogni volta che ci vengo, lo trovo sempre tranquillo senza nessuna folla di turisti anche se è un tempio storicamente e religiosamente importante, probabilmente per la modernità degli edifici principali ricostruiti dopo l'incendio del 1934. Quindi i turisti  "standard",che amano le cose antiche e originali non ci vengono tanti ma tranne gli amanti della storia di Bakumatsu (la fine dello shogunato Tokugawa, la seconda metà del 19° sec), perché proprio qui si insediarono circa 1,000 samurai del feudo di Aizu guidati dal signore feudale Katamori Matsudaira a cui lo shogun diede l'incarico di sorvegliare Kyoto dove allora susseguivano gli assassini e le rapine. Il tempio fù scelto come il quartiere generale perché era talmente grande con 52 tempietti secondari attorno, poi si trova sulla collina per cui si poteva guardare fino ad Osaka e per di più era vicino sia al palazzo imperiale sia al Awataguchi che era l'ingresso della capitale per chi veniva da Edo tramite la via Tokaido. I samurai di Aizu ci rimasero per gli ultimi 5 anni dello shogunato in cui accaddero diversi conflitti tra conservatori e rivoluzionari, Katamori è conosiuto come un samurai mantenuto fedeltà alla Tokugawa fino alla fine. Nel cimitero annesso al tempio ci sono le tombe dei 352 samurai di Aizu caduti nei conflitti ed ancora oggi una volta l'anno si tiene una cerimonia di commemorazione dedicata a loro invitando l'discendente di Katamori. Ci saranno alcuni ammiratori della Bakumatsu anche tra di voi, perché non ci andate a salutarli?
il palazzo principale "Mieido" dedicato al patriarca Honen, ricostruito nel 1944.

al di là del ponte Gokuraku (paradiso) c'è il cimitero.

le tombe dei samurai di Aizu, dormono qui circa 350 anime.

la pagoda "Monjutou" ; fù costruito nel 1633.

dalla pagoda si vede un bel panorama, una volta si poteva vedere fino ad Osaka.

4 commenti:

Roberto ha detto...

Bellissima città e favolosi ricordi......quanto vorrei tornarci!
Amo il Giappone e la sua tradizione, quando mi sento giù penso subito ai ciliegi della via del filosofo per regalarmi un momento di serenità, ma purtroppo anche di malinconia.
Bellissimo blog già salvato in preferiti.
Ciao da Roberto "Rok"

Roberto ha detto...

Amo il Giappone e la sua tradizione. Amo Kyoto e i sui ciliegi, i sui templi e perchè no, il suo cibo. Vorrei tornarci.....
Bellissimo blog, continua così!

Roberto "Rok"

guidakyotese ha detto...

A Rok
Grazie per i commenti e benvenuto! Ti capisco bene, i ciliegi lungo la via della filosofia sono veramente meravigliosi!Sai che io una volta abitavo lì vicino? E'una bella zona con la natura e dei negozi raffinati. Un giorno metterò una foto della via della filosofia!

Roberto ha detto...

Grazie del benvenuto. Aspetto la foto.
Arigato gozaimasu.
Roberto Rok