9 agosto 2011

Rokudo-mairi

il tempio Rokudo-chinnoji, una volta era considerato l'ingresso per l'altro mondo

dal 7 al 10 agosto vengono a suonare la campana "Mukaegane", c'era una coda lunga lunga ...

la campana è tutto coperta, bisogna tirare una fune per suonarla

i monaci stanno scrivendo i nomi degli antenati su Touba

queste sono Touba, prima vengono purite con fumo di incenso e poi vengono bagnate con ramo di podocarpo.  
Fra poco in Giappone inizia il periodo di Obon ( Ullambana in sanscrito) che è la festa buddhista dedicata ai morti e agli antenati ed è una delle più importanti feste per i giapponesi. Tanti tornano a casa dei genitori per assistere a questa festa, che sarebbe un'occasione di stare in famiglia, particolarmente incluse anche le anime dei defunti. In gran parte del Giappone le anime vengono accolte in casa il 13 agosto e vengono salutate il 16 agosto. In questi 4 giorni in casa viene allestito un'apposito altare dove si pongono le offerte. A Kyoto prima che entri nel periodo di Obon si va al tempio Rokudo-chinnoji per la preparazione della festa, questo uso è chiamato "Rokudo-mairi". Il Rokudo letteralmente vuole dire "le 6 strade", grossolanamente "l'altro mondo" o "purgatorio buddhista" perché buddisti credono che dopo la morte ogni uno si imbatte in una delle 6 condizioni gerarchiche secondo i propri atti compiuti in questo mondo. Le 6 condizioni sono, cominciando dall'alto rango, celeste, umana, guerresca, bestiale, famèlica ed infernale (cosa preferite?). Siccome il tempio Rokudo chinnoji  si trovava all'ingresso per Toribeno (un'area funebre) dove corpi venivano lasciati,  il luogo era chiamato "Rokudo no tsuji" cioè "il crocevia delle 6 strade". Ancora oggi c'è il cimitero più grande di Kyoto vicino a questo tempio. Dal 7 al 10 agosto tanti kyotesi ci vanno a suonare la campana  chiamata "Mukaegane" che significa "scampanata per chiamare le anime", perché si crede che il suono di questa campana arrivi fino al Meido (l'altro mondo). Chi avrà visto il nostro video "Invito a Kyoto 2" si ricorderà sia del tempio che del suono della campana. Ma nel video il tempio appariva deserto, invece in questi giorni  sembra tutto diverso, strapieno e attivo. C'è sempre una lunga coda per suonare la campana, ci sono tanti monaci che scrivono i nomi degli antenati dei fedeli su Touba (tavoletta votiva), sia dentro che fuori ci sono tante bancarelle degli oggetti necessari per la festa di Obon come incensi, dolci da offerta o candele. Per tanti giapponesi Obon di questo anno sarà particolarmente significativa dopo i disastri del 11 marzo.

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